Croce Rossa Italiana Basso Veronese

27 settembre 2011

Ciao benvenuti a Tutti!!

Filed under: Discussioni,Eventi — Cri Bassoveronese @ 16:34
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BENVENUTI nel  Blog

del Comitato Locale del Basso Veronese.

Piccole facezie, pensieri, foto, discussioni e altro della vita del

Comitato Locale del Basso Veronese

con sedi di Bovolone e Cerea.

24 febbraio 2016

ELEZIONI CRI 2016

Filed under: Eventi — lindamanfrin @ 09:47
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Tramite autorizzazione del Presidente dell’Ufficio Elettorale Myriam De Carli, di seguito vengono pubblicate le candidature per la presidenza del Comitato CRI Basso Veronese.

 

Vista la pubblicazione sul web, ogni dato sensibile è stato opportunamente oscurato.

 

Tutti i programmi dei Candidati sono consultabili nelle bacheche elettorali delle sedi di Comitato.

 

CANDIDATO PRESIDENTE DE MAIO AMEDEO

CANDIDATO PRESIDENTE FERRARI FABIO

CANDIDATO CONSIGLIERE GIOVANE CARMAGNANI DANIELA

 

 

REGOLAMENTO DI VOTO

Come Votare

3 aprile 2015

Buona Pasqua

Filed under: Eventi — Cri Bassoveronese @ 10:12
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Buona Pasqua

Un sincero Augurio di una Felice e Serena Pasqua
a Voi tutti e ai Vostri cari.

17 marzo 2015

Parlano di noi…

Nel settimo numero della rivista “Il Re Leone”, il nostro Commissario Fabio Ferrari viene intervistato ed illustra l’operato di Croce Rossa nel territorio di Cerea e Bovolone.

Basta un clic sull’immagine per ingrandire l’articolo.

Re Leone_1 Re Leone_2 Re Leone_3

 

20 febbraio 2015

Droni Cri

Filed under: Discussioni,Eventi — Cri Bassoveronese @ 21:59
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Droni: parte il progetto della Croce Rossa Italiana. Il 24 febbraio la presentazione alla Roma Drone Conference

immagine notizia

I droni saranno utilizzati dalla Croce Rossa Italiana per le attività di ricerca e soccorso in caso di disastri e catastrofi in Italia e anche all’estero. Parte infatti il “Progetto SAPR” dell’organizzazione umanitaria: dopo il progetto-pilota svoltosi nello scorso anno a Bologna, presto saranno attivate le prime unità operative della CRI dotate di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR), distribuite in tutta Italia e dotate di droni multirotori. Questo nuovo progetto sarà presentato nel dettaglio in occasione della conferenza “Droni e sicurezza”, che si svolgerà il prossimo 24 febbraio presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 4 – ore 9-16). A questo evento, interverranno i massimi vertici della CRI, oltre a rappresentanti della Protezione Civile,delle forze dell’ordine e delle forze armate. Saranno anche presenti diverse aziende specializzate italiane, che illustreranno droni e sensori per le attività di soccorso, security e difesa. La partecipazione alla conferenza è gratuita ed è riservata agli operatori del settore e alla stampa: è necessario iscriversi, inviando i propri dati a segreteria@romadrone.it.

Il “Progetto SAPR” della Croce Rossa Italiana è il primo grande programma nazionale per l’utilizzo dei droni in aree critiche. Il suo sviluppo è stato seguito con attenzione dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), anche come prototipo per future simili iniziative di altre istituzioni pubbliche. Il progetto prevede l’attivazione in tempi brevi delle prime 10 unità operative sul territorio nazionale, che saranno dotate di una ventina di piloti e altrettanti droni multirotori. Questi droni saranno inizialmente suddivisi in due tipologie: un quadricottero (lo StudioSportPhantom 2, già sperimentato nel progetto-pilota a Bologna e in un’esercitazione all’aeroporto “G. Marconi”) ed un esacottero di costruzione italiana. Sono in fase di valutazione anche droni ad ala fissa. Questi velivoli radiocomandati saranno utilizzati dalla CRI nelle attività di ricerca e soccorso in caso di grandi emergenze, in Italia ma anche durante missioni all’estero. Per la realizzazione di questo progetto, la CRI è stata affiancata da In Remote, un nuovo consorzio costituito dalle aziende specializzate piemontesi North WestService e da Fly In, che ha fornito consulenza gestionale e per la formazionedei piloti.

“Siamo onorati che la Croce Rossa Italiana abbia voluto presentare il suo importante ‘Progetto SAPR’ nazionale durante la nostra prossima conferenza”, ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “L’utilizzo dei droni nelle attività di ricerca, soccorso e protezione civile è particolarmente interessante, perché consente di avere in tempi brevi e a costi ridotti un quadro preciso dell’area interessata dall’emergenza, senza mettere a repentaglio la vita degli operatori. Inoltre,l’attivazione di un sistema così complesso e con una diffusione nazionale sarà un importante apripista per futuri progetti di utilizzo dei droni da parte di altre grandi istituzioni ed organizzazioni pubbliche”.

La conferenza “Droni e sicurezza. Situazione e prospettive dell’impiego degli APR per forze armate, corpi di polizia e protezione civile in Italia” è il quinto appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference”, organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè. Ha ricevuto numerosi patrocini, tra cui Presidenza del Consiglio/Dipartimento della Protezione Civile, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, ENAC, ANSV, Aeronautica Militare, Croce Rossa Italiana, CIRA, ENAV, AIAD e CESMA. Il programma prevede una serie di interventi da parte di rappresentanti di forze dell’ordine,polizie locali e istituti di vigilanza, che illustreranno l’impiego dei droni nei propri reparti o i progetti di acquisizione di questi velivoli per il futuro. Saranno anche presentate le attività del Dipartimento della Protezione Civile in questo settore, oltre agli impeghi dei droni da parte delle forze armate. Infine, le maggiori aziende specializzate italiane e straniere (FlyTop,In Remote, Italdron, Skyrobotic, IDS-Ingegneria dei Sistemi, Lockheed Martin, Aermatica,Virtualmind, EuroUSC-Italia e altre) illustreranno nuovi progetti di droni ad ala fissa e rotante

10 febbraio 2015

SANITA’: ZAIA HA INCONTRATO IL MONDO DELLA CROCE ROSSA DEL VENETO.

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Comunicato stampa N° 253 del 10/02/2015

Zaia

(AVN) Venezia,  10 febbraio 2015

“Vi ringrazio di cuore dell’aiuto che ci date. Se la sanità veneta è la numero uno in Italia è anche grazie al vostro grande lavoro quotidiano. Siete a tutti gli effetti un elemento essenziale della squadra che garantisce ai veneti assistenza sanitaria di eccellenza”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto e dalla Consigliera regionale Arianna Lazzarini, ha ricevuto oggi a Venezia il Comitato regionale veneto della Croce Rossa Italiana e tutti i Comitati locali.
Nel corso del cordiale incontro, Zaia ha anche chiesto aiuto ai volontari della Croce Rossa per collaborare a quello che è “un obiettivo primario della nostra sanità: l’umanizzazione delle cure e del rapporto con il paziente”.
“Nelle vostre importanti azioni di formazione dei volontari – ha detto Zaia – sarebbe per noi prezioso che inseriste anche questo aspetto dell’attività sanitaria, in modo da diventare voi stessi messaggeri di questa cultura di approccio con il malato”.
La folta delegazione della Croce Rossa era composta dal presidente del Comitato Regionale Veneto Fabio Bellettato, dai responsabili dei Comitati Locali di Verona, Alessandro Ortombina; della provincia di Padova, Luigi Bolognani; di Portogruaro, Domenico Cesca; delle Terme Euganee, Fiorella Pedron; di Thiene, Maurizio Baron; di Treviso, Franco Agostini; di Conegliano, Giorgio Foltran; di dell’est veronese, Riccardo Regazzin; di bassano, Francesco Bosa; di Venezia, Francesca Battan; della Valpolicella, Luigi Gasparini; di Rovigo, Pietro Tinazzo; di Padova sud, Sabrina Farisato; di Schio, Gianfranco Magrin. Erano presenti anche il delegato regionale area 2 – sociale, Emerenziana Rorato; quello dell’area 6 – sviluppo, Anna Luisa Valente; il Comandante del Corpo Militare della Cri Capitano Pierluigi Troiani; la Vice Ispettrice infermiere volontarie, Sorella Anna Perbellini.
I Volontari attivi della Croce Rossa nel Veneto sono 7 mila 513 che dispongono di circa 300 mezzi, dei quali anche 157 ambulanze, 3 mezzi nautici, 35 pulmini per trasporto volontari e disabili.

LUCA COLETTO LUCA ZAIA

9 febbraio 2015

Beneincomune

Filed under: Discussioni,Eventi,Foto — Cri Bassoveronese @ 14:45

Beneincomune

7 febbraio 2015

Caso Magherini

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Caso Magherini, Croce Rossa: i nostri volontari sono innocenti, confidiamo nella giustizia e nel buon esito di questo procedimento.

I volontari: “Abbiamo scelto di vivere impegnandoci nel volontariato, per la nostra comunità. Non è giusto che pur seguendo alla lettera i protocolli oggi siamo qui. Siamo vicini al dolore della famiglia Magherini”.

“La notizia del rinvio a giudizio nei confronti di tre nostri volontari ci ha lasciato amareggiati, pur comprendendo la necessità per il giudice di arrivare alla fase dibattimentale per entrare nel merito della questione.Perché seppure siamo vicini, come abbiamo più volte espresso, alla famiglia di Riccardo Magherini, è nostro dovere puntare al raggiungimento della verità, ribadendo l’innocenza dei nostri volontari in servizio inquella tragica notte del 3 marzo 2014. L’equipaggio infatti,che intervenne  su chiamata degli stessi Carabinieri, non è personale sanitario e si è attenuto all’ordine degli uomini dell’Arma di non avvicinarsial paziente  nell’attesa dell’arrivo del medico così come prevedono i protocolli in materia di sicurezza”. Così la Croce Rossa Italiana è intervenuta a seguito della notizia sul rinvio a giudizio di tre volontari CRI nel caso Magherini.  “Siamo convinti che le circostanze dell’intervento saranno poi chiarite in maniera puntuale durante il dibattimento sia dalle audizioni dei consulenti, sia grazie alle testimonianze dei volontari, che sono rimaste immutate per tutto il tempo e confermate anche dalle trascrizioni deitabulati telefonici di quella notte”. Il Presidente Nazionale della CRIFrancesco Rocca: “Esprimo la mia più totale vicinanza e solidarietà ai tre nostri ragazzi che, senza alcuna responsabilità, si trovano imputati perqualcosa di molto più grande di loro. Fino a oggi abbiamo lavorato insieme in silenzio per cercare di riportare la verità nei fatti di quelladrammatica notte e anche per far sì che i nostri volontari non fossero strumentalizzati. Oggi, a seguito della decisione del gup del rinvio agiudizio mi preme rendere di nuovo pubblico il mio sostegno a lorosottolineandone l’innocenza. Confido nella giustizia che farà il suo corsoe ristabilirà i giusti ruoli in quella tragica vicenda. Ai nostrivolontari, da sempre preparati e seri, che mettono ogni giorno la lorovita al servizio degli altri, dico ancora una volta grazie per il loroimpegno e per il loro grande senso di responsabilità che hanno dimostratoanche in quest’occasione”. Il Presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa non è preoccupato:“Per quanto la situazione sia dolorosa per noi e per tutti coloro che sonocoinvolti, io sono sereno e confido nella giustizia. Posso garantire sullapreparazione dei nostri volontari e sulla serietà del loro operato. Credoperò che sia arrivato il momento fare una riflessione sul ruolo delvolontariato, soffermandoci su come siano state stravolte le vite deinostri tre ragazzi. Si tratta di persone comuni, non sanitari, non medici, noninfermieri. Persone che hanno scelto di dedicarsi agli altri impegnandosiper i più vulnerabili e nel rispetto dei nostri 7 principi della CRI già da molti anni. Malgrado la totale osservanza delle regole e dei protocolli sui quali vengono formati e costantemente aggiornati, oggi si trovano coinvolti in un procedimento penale nel quale non hanno responsabilità alcuna.Purtroppo, dopo questi fatti, tra i nostri volontari in molti stanno vacillando, domandandosi se il prezzo non è diventato troppo alto: impiegare il proprio tempo libero, le domeniche e le notti a servizio di sconosciuti è una scelta che sono pronti a fare tutti coloro che varcano il nostro cancello, ma trovarsi sul banco degli imputati da innocenti è una possibilità che non si riesce a sopportare e che ad oggi è diventata fin troppo concreta.”I volontari coinvolti sono delusi dell’evoluzione del procedimento, ma si dichiarano vicini alla famiglia:“Questo è per noi un momento molto duro nel quale la consapevolezza della nostra innocenza si scontra con la sofferenza di sapere che una persona haperso la vita e che noi non siamo stati messi in condizione di poterloevitare. Quindi viviamo non solo la preoccupazione per un processo chesarà molto lungo e che ha sconvolto le nostre vite, ma anche il dolore ditrovarci in questa vicenda difronte ad una famiglia affranta per lapropria perdita, alla quale vogliamo essere solidali, malgrado la nostra posizione di accusati. Siamo grati ai volontari di Firenze e alla Croce Rossa Italiana che in questi lunghi mesi ci sono stati vicini e sono ancora al nostro fianco a sostenerci.

4 febbraio 2015

M’illumino di Meno 2015

Filed under: Discussioni,Eventi — Cri Bassoveronese @ 18:02
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M’illumino di Meno 2015: anche quest’anno la Croce Rossa in prima linea

Logo dell'iniziativa

Torna come ogni anno l’appuntamento con M’illumino di Meno, la festa del risparmio energetico giunta all’undicesima edizione, promossa dal programma radiofonico Caterpillar di Radio2. La Croce Rossa Italiana partecipa anche quest’anno con centinaia di attività su tutto il territorio nazionale (guarda tutte le attività del 2014). Da anni infatti la CRI si occupa di cambiamenti climatici e rispetto dell’ambiente tramite la campagna Climate In Action. Il 13 febbraio 2015 quindi tutti sono invitati a praticare simbolicamente un silenzio energetico, spegnendo luci e alimentazioni superflue all’interno dell’ambiente domestico e lavorativo, con la speranza che tale comportamento diventi una pratica comune.

Maggiori informazioni sull’iniziativa sono scaricabili dal sito di Caterpillar.

13 gennaio 2015

25° – Foto di Gruppo

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Gruppo

9 gennaio 2015

La Croce Rossa Italiana è più forte di prima.

La Croce Rossa Italiana è più forte di prima. E’ andato in crisi un sistema malato che non era più sostenibile

LOGO CRI

L’articolo, uscito ieri sul Corriere della Sera a firma di Sergio Rizzo, ci dà lo spunto per fare chiarezza sulla situazione dei dipendenti della Croce Rossa su cui spesso si fa confusione attribuendo al nuovo corso della CRI colpe che invece appartengono a negligenze, irresponsabilità e lassismo del passato. Chi oggi dice che la Croce Rossa è in crisi, mente.
Non lo sosteniamo noi, ma è certificato, non solo dall’ultima relazione della Corte dei Conti dell’ottobre scorso, ma anche e soprattutto dalle migliaia di attestazioni di fiducia, dai ringraziamenti delle persone assistite, dagli articoli e dai servizi giornalistici che raccontano un’associazione forte e in grado d’intervenire per risolvere qualsiasi vulnerabilità. Peccato che a tutto questo non venga dato almeno lo stesso risalto di quanto non venga fatto con le polemiche.
Solo per citare l’ultimo anno, nel 2014, grazie all’attività dell’Area Tre, emergenza e protezione civile, abbiamo assistito 267mila persone utilizzando 1000 mezzi con 10mila volontari. Non solo, per quanto riguarda il Servizio Sanitario abbiamo soccorso centinaia di migliaia di persone con le ambulanze, inserite nel sistema del 118. La CRI ha costruito poi un intero villaggio ad Haiti per dare casa e lavoro agli sfollati del terremoto, dopo averli ospitati in Italia. A settembre siamo andati nel Kurdistan iracheno dove abbiamo assistito e rifocillato 100mila profughi.
Ma non è finita qui. La Croce Rossa ha soccorso 100mila richiedenti asilo sbarcati sulle nostre coste e ha assistito fin sulle navi, grazie all’ausiliarietà con le Forze Armate, le migliaia di migranti salvati con l’operazione Mare Nostrum. Non dimentichiamo poi i servizi Sasfid di ogni sera che portano un po’ di ristoro ai senza fissa dimora, le migliaia di famiglie sostenute dalla nostra Associazione in un momento di crisi economica e poi tutti i servizi dedicati alla formazione e alla donazione del sangue. Questi sono i numeri di cui andiamo orgogliosi e che ci consentono di affermare che se non ci fosse la CRI l’intero Paese avrebbe qualcosa in meno. Stiamo crescendo, i numeri ce lo dicono e il merito è di tutti coloro che stanno lavorando con passione e dedizione. Questa, appena descritta, è la fotografia reale della Croce Rossa di oggi, più presente e più forte che mai con un’incredibile e maggiore capacità d’intervento dei Comitati territoriali ormai privatizzati come previsto dal decreto 178/2012. Ciò non toglie che ci siano dei problemi che bisogna risolvere.
Ma non oggi, già da ieri, da quando siamo entrati per riportare ordine in un’associazione commissariata per 26 anni degli ultimi 30 che mirava più ormai alla sua stessa salvaguardia, che non alla tutela delle vulnerabilità esterne, creando debiti su debiti. In 6 anni abbiamo fatto tantissime cose per cercare di rimettere in sesto una struttura destinata inevitabilmente a implodere per lo stato in cui versava. Lo abbiamo fatto riducendo gli sprechi e migliorando la macchina. Ma poco potevamo di fronte ai numeri dei dipendenti (attualmente 3176) che sono in ogni caso in eccedenza. Perché? La storia è purtroppo molto più semplice di come la si voglia rappresentare. La Croce Rossa deve assolvere ad alcuni compiti istituzionali relativi alle emergenze nazionali e internazionali, alla formazione del volontariato, all’ausiliarietà alle Forze Armate, nonché a compiti di cooperazione internazionale e diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Per questi doveri serve la metà del personale attualmente impiegato.
A questo si aggiunge un’altra storia, figlia di quel lassismo e di quella irresponsabilità di cui sopra e che riguarda i dipendenti che sono stati contrattualizzati in virtù delle convenzioni che i Comitati hanno sottoscritto con le Asl. Si tratta di circa 1400 lavoratori che, in base alla Finanziaria del 2007, avrebbero dovuto essere stabilizzati dalla Funzione Pubblica, a seguito di un’intesa presa nella Conferenza Stato Regioni. Accordo che però non è stato mai raggiunto, lasciando la questione ai tribunali che hanno dovuto optare per l’unica soluzione presente: pesare sulle casse della Croce Rossa. Quegli stessi lavoratori oggi, avendo ottenuto la stabilizzazione e avendo rifiutato (era nei loro diritti) il contratto Anpas, si ritrovano purtroppo in una situazione di eccedenza e a questo punto solo il tavolo della Funzione Pubblica potrà dirimere la questione. Questa è in estrema sintesi la storia della nostra Associazione, alle prese oggi con una proroga di un anno della privatizzazione (del Comitato Centrale e dei Comitati Regionali), il tempo necessario per apportare i giusti correttivi al 178/2012, i cui decreti attuativi sono ancora mancanti e la cui modifica potrebbe portare a un diverso assetto istituzionale, auspicato dalla CRI, consentendo al personale una mobilità migliore e alla Croce Rossa di occuparsi dei suoi compiti istituzionali.
Per quello che ci riguarda noi siamo più forti di prima. La Croce Rossa non è in crisi, è andato in crisi un sistema clientelare che non era più sostenibile.

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